Negli ultimi anni le aziende hanno trovato nel “back to basics” dell’industrial engineering nuove opportunità di crescita o di razionalizzazione. Tra questi fondamentali, un esempio è rappresentato dai Tempi & Metodi.
In questo articolo ci occuperemo di come nell’ambito di un progetto più generale di allineamento della supply chain alle richieste del mercato, si possa ricorrere alla metodologia Tempi e Metodi.
In particolare, prenderemo in esame la necessità di attualizzare e di stabilizzare in numeri le molte esperienze e la conoscenza dei singoli, passando da un sapere esperienziale (utile per capire il livello di sensibilità presente in azienda) a dati sistemici.
La raccolta tempi, realizzata reparto per reparto, porta non solo a ottenere tempi più affidabili e veritieri ma costituisce il primo passo per un ammodernamento dal punto di vista dei metodi di lavoro, della corretta suddivisione delle attività e, infine, del recupero di produttività.
Il percorso ipotizzato non è affatto banale in quanto gli ambiti di applicazione dell’analisi possono presentare caratteristiche molto diverse tra loro (da impianti complessi a lavorazioni manuali).
In tal modo, partendo dalle fasi di produzione, si arriva ad analizzare il flusso delle lavorazioni.
Importante è il coinvolgimento del personale operativo; infatti, attraverso le loro conoscenze e i loro modi di operare, si riesce a comprendere quale possa essere il modo più corretto di registrare le attività al fine di ottenere dati numerici confrontabili che rappresentino le reali modalità di lavoro.
Altrettanto importante è l’ingegneria di processo per affinare i modelli già esistenti. L’obiettivo è quello di riuscire a identificare le attività elementari, così da ottenere una corrispondenza precisa con le tempistiche contemplate nell'eventuale configuratore di prodotto.
Per un'azienda che realizza componenti su misura come è possibile determinare i tempi standard su prodotti così diversi uno dall’altro?
La risposta è semplice: il rilievo dei tempi non deve avere come focus il prodotto, ma la singola lavorazione. Definito ciò, occorre determinare le logiche di funzionalità degli impianti e delle lavorazioni per ogni modello di prodotto.
La parte più complessa della campagna Tempi e Metodi non è perciò quella dei rilievi, ma piuttosto quella della comprensione dei parametri che caratterizzano il lavoro, così da attribuire un corretto tempo/peso.
A livello tecnico questo lavoro risulta estremamente utile anche per tutte le persone coinvolte nel progetto; infatti, è possibile capire:
- cosa realmente incide sulla corretta conduzione macchina e sulla corretta esecuzione della lavorazione;
- che eseguire il lavoro con una sequenza di attività piuttosto che un’altra ha una incidenza diretta sul rendimento dell’impianto e della postazione di lavoro.
Come sempre l’analisi Tempi e Metodi è time consuming tuttavia, lo sforzo dell’applicazione dei tempi parametrici consente il raggiungimento di diversi obiettivi e vantaggi; tra i principali:
- ottenere una giusta costificazione di prodotto;
- definire i tempi ciclo di prodotto;
- determinare l’impiego degli impianti/aree di lavoro;
- verificare l’efficienza produttiva in real time (grazie al MES);
- supportare il miglioramento continuo della produzione.
L’impiego dei Tempi e Metodi risulta molto importante per far emergere dinamiche di inefficienza e consentire all’azienda di agire di conseguenza.
Saranno inoltre tangibili i miglioramenti legati alle modalità di lavoro e al numero di operatori utilizzati, al layout, al bilanciamento delle fasi di lavoro.
Fonte: https://www.opta.it
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